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Holmes uomo di pace

di G. Cappellini

Dopo la scoperta a Firenze dell'archivio segreto del dottor John H. Watson, amico e biografo delI'illustre Sherlock Holmes di Baker Street 221/B, mi è stato chiesto stasera di parlare sul tema "Sherlock Holmes «Uomo di Pace»: l'influsso di Mycroft". Ciò probabilmente si spiega per i miei giovanili studi di Filosofia e Storia del Diritto Internazionale Europeo, in particolare dalla metà del 1600 alla fine della Seconda Guerra Mondiale e della Guerra Fredda (1989). Oltre, naturalmente, per il rinvenimento nell'ormai celebre «baule» tra gli altri documenti estremamente segreti, dell'inedito carteggio intercorso tra Sherlock Holmes e il fratello Mycroft.

Con il mio intervento di stasera cercherò di ricostruire alcuni periodi «oscuri» della biografia di Sherlock Holmes, più specificamente quel periodo noto tra gli intenditori come "L'intervallo Moriarty» (Aprile 1891- Febbraio 1894) e la terribile lotta con l'inquietante e misteriosa figura del Professor James Moriarty, «il Napoleone del crirnine», vero e proprio «alter ego» malefico del celebre detective inglese e la sua potente organizzazione, e l'altro periodo altrimenti «vuoto» che corre tra il Luglio 1907 (epoca della famosa avventura intitolata "La criniera del leone"), e l'Agosto 1914, quando Sherlock Holmes, alias Altamont, ricompare nell'episodio "L'ultimo saluto". Per la grande quantità di dati e di date, allego delle note di richiamo a questi miei brevi appunti.

La vit:a di Sherlock Hotmes si svolge in un momento assotutamente irripetibile per l'Inghilterra. E' il periodo della nascita dell'impero Britannico, di una Potente Nazione che da un lato svolge la sua politica a livello mondiale nel secolare sviluppo delle colonie e nel dominio dei mari, dall'altro è estremamente attenta all' evoluzione degli eventi sullo scacchiere europeo, badando a garantire l'equilibrio tra le Grandi Potenze del Continente. Ma è anche il periodo in cui sempre più si prepara la grande crisi europea degli inizi si del XX° Secolo: si stanno addensando all'orizzonte le fosche nubi di due guerre mondiali, con l'incubo nazi-fascista nel mezzo.

La carriera del grande Consulting, Detective si svolge - come John H. Watson dice in più di un punto del «Canone», pur mantenendo al riguardo una costante riservatezza per ovvi motivi sia di delicatezza che di sicurezza - non solo nelle brughiere britanniche, tra la nebbia di Londra e gli scogli della Cornovaglia, come troppo spesso tendiamo a rappresentarlo, ma assai frequentemente all'estero, dove Holmes viene chiamato a dipanare oscure trame da o tutte le grandi Corti Europee.

Esaminiamo ora i fugaci cenni di John H. Watson al riguardo (sono cenni spesso cifrati e coperti da pseudonimi e «incongruenze» circa luoghi e date dei fatti); scorrendo il «Canone», ci si imbatte e innanzitutto nel celebre caso de "L'interprete greco" (Estate 1882) e nella singolare figura del fratello Mycroft Holmes e dei Circoli Governativi facenti capo al «Diogenes Club» (Pall Mall, London io West). E' all'epoca dell' avventura dei "Progetti Bruce-Partington" (Novembre di 1895) che finalmente Holmes si decise a spiegare il ruolo che suo fratello svolgeva: "Lei ha ragionee di pensare che Mycroft lavori per  il Governo Britannico. Eavrebbe ancora più ragione, in un certo senso, se dicesse che di quando in quando mio fratello è il Governo Britannico in persona.". Aquesto proposito notiamo per inciso come appaia strano l'interesse di Mycroft Holmes, che John H.Watson definisce testualmente come l'anima stessa del Governo Britannico», per una vicenda apparentemente così banale come quella dell'Interprete Greco: che però riguarda persone in fuga per tutta l'Europa, rintracciate infine a Budapest. Forse già in questa storia Watson ci ha dato una versione edulcorata di un affare di spionaggio internazionale.

Uno scandalo finanziario: "Alexander Holter il socio anziano del secondo istituto bancario della City... una giornata che ha salvata l'lnghilterra da uno scandalo spaventoso» ("il diadema di berilli", Marzo 1886, pubblicato nel 1892)".

"...Nella Primavera del 1887 tutta 1'Enropa eccheggiava della sua fama"...Telegrammi in cui tutti si affannavano ad esprimere i loro rallegramenti ("Isignori di Reigate", Aprile 1887, pubblicato nel 1893).

Torneremo più dettagliatamente sul caso de "Il patto navale" (Luglio 1888, pubblicato nel 1893).

Sherlock Holmes risolve casi per il Re di Boemia ("Uno scandalo in Boemia", Marzo 1889, pubblicato nel 1891) e per la Casa Reale d'Olanda ('Un caso di identità", Aprile 1889, pubblicato nel 1891).

Tra l'Inverno 1890 e la Primavera 1891 Sherlock Holmes è incaricato dal Governo Francese di occuparsi di «un caso di estrema importanza» ("Il problema finale", Aprile 1891).

«In quel memorabile 1895... famosa inchiesta sulla morte improvvisa del Cardinal Tosca su espresso desiderio di Sus Santità il Papa» ("Il capitano di lungo corso", Luglio 1895).

Nel già rammentato caso "L'avventura dei Progetti Bruce-Partington" (Novembre 1895), Sherlock Holmes collabora nuovamente con il fratello Mycroft in un episodio che... «fa ormai parte della storia di quella parte segreta della storia di una Nazione che è spesso tanto più emozionante ed interessante che non e sue cronache pubbliche». Alla fine delle indagini la spia tedesca Oberstein è arrestata al ritorno da Parigi.

Sherlock Holmes lavora, per sua stessa ammissione, per il Controspionaggio Inglese nel centro della Mittel-Europa e in particolare in Germania: «Sono stato io a provocrre la separazione tra Irene Adler ed il defunto Re di Boemia. Salvai da un attentato nichilista ad opera di Klopman il Conte von Zugrafenstein» ("L' ultimo saluto", Agosto 1914). Lavora ancora per il Controspionaggio inglese, per urgente richiesta del Primo Ministro liberale Herbert Henry Asquith (1852-1928), iniziando una campagna di due anni in America (tra il 1912-1914) contro il Barone von Bork e i terroristi irlandesi di origine americana che si stanno infiltrando in tutti i gangli essenziali della società del Regno Unito ("L'ultimo saluto", Agosto 1914).(1)

Come vediamo, la storia di Sherlock Holmes non è solo quella di un «Consulting Detective» che si occupa del comune mondo del crimine londinese.

In realtà molti critici hanno-più volte sospettato che Sherlock Holmes avesse svolto un qualche ruolo nella politica estera inglese di quegli anni, proprio grazie all'influenza ottenuta nelle Corti di tutta Europa per la sua abilità investigativa. Non c'erano però mai state prove definitive in questa direzione: o meglio, la nostra ricerca è, a quanto so, la prima che dimostra non solo che l'ipotesi è esatta, ma il ruolo centrale per la comprensione della vita e delle avventure di Sherlock Holmes che si deve assegnare alla sua collaborazione continua, anche se abilmente celata dal biografo John H. Watson, con la singolare figura del fratello Mycroft e del «Diogenes Club» .

Ma vediamo, il più rapidamente possibile, per non annoiarvi troppo, quale era la situazione inglese ed europea negli anni a cavallo tra 1'800 e il 900, quelli del massimo fulgore della stella di Sherlock Holmes, e proviamo a leggere in controluce secondo questa traccia i fuggevoli cenni «canonici» di John H. Watson e soprattutto il materiale ancora in gran parte coperto da segreto contenuto nell'ormai famoso archivio scoperto l'anno scorso dal mio amico dottor Enrico Solìto a Firereze.

Il campodegli interventi di Sherlock Holmes si può, a titolo esemplificativo, suddividere in due: il campo della politica interna da un lato e di quella estera dall'altro.

Alla fine degli anni '80 la scena politica inglese era occupata dal dualismo e dall'oscillante avvicendamento al potere dei due partiti che detenevano, alternandosi, la maggioranza parlamentare, «the Tories» o Conservatori e «the Whigs» o Liberali. Ed era soprattutto la «questione irlandese» a tenere banco: il grande Primo Ministro liberale del tempo, William Ewart Gladstone (1809-1898), si era alleato con il capo riconosciuto degli autonomisti, Charles Stewart Parnell. I1 6 Maggio 1882 a Dublino, esattamente in Phoenix Park, vengono assassinati dai terroristi irlandesi (i cosiddetti «Faniani»), che si andavano organizzando principalmente in America, il Primo Segretario per l'Irlanda Cavendish e il Sottosegretario Permanente Burke. Fu Sherlock Holmes, inviato a Dublino dal fratello Mycroft, a coordinare le prime indagini, e a scagionare Parnell, il quale potrà allearsi con i Liberali di Gladstone, prima al Governo (1885) e poi all'opposizione (Giugno 1886).

Ma nel 1887 il «Times» aprì una violenta campagna diretta contro Charles Stewart Parnell (e indirettamente contro il Capo dell'Opposizione Liberale William Ewart Gladstone) con una serie di articoli intitolati "Parnellism and Crime", imputando il primo di collusione con il movimento terroristico irlandese. Le polemiche seguite condussero alla nomina di una Commissione d'Inchiesta (1888), per le cui indagini il Ministero degli Interni del Governo Conservatore richiese ancora segretamente la collaborazione di Sherlock Holmes. In tal senso la richiesta fu inoltrata tramite il «Diogenes Club», dal fratello Mycroft, personalmente preoccupato non solo per le ripercussioni delle accuse a Parnell per la sua fragile alleanza con i Liberali di Gladstone e per i delicati equilibri politici intorno alla questione dell'autonomia ("Home Rule") irlandese, ma soprattutto per l'ordine pubblico in Irlanda, , in modo da prevenire il precipitare di una vera guerra civile, fomentata tra l'altro da agenti tedeschi. Nel Febbraio 1890 la Commissione d'Inchiesta, grazie alle conclusioni cui pervenne il celebre Detective, pronunciò il suo lodo che attribuiva sì responsabilità politiche al Parnell nell'agitazione illegale in Irlanda, ma escludeva categoricamente l'imputazione più grave, quella di essere a stato favorevole al delitto di Phoenix Park; Sherlock Holmes aveva tra l'altro dimostrato la falsità della lettera di lui con cui era stata documentata l'accusa. Dopo averlo salvato una prima volta da questa a campagna politica denigratoria, Holmesnon potè poi però far nulla per Parnell nella successiva campagna moralistica mossa contro di lui quando risultò da un processo di divorzio (del Novembre 1890) che egli si era reso reo di adulterio. Soprattutto le correnti non conformistiche inglesi, che avevano grande influenza nel Partito Liberale, si opposero alla prosecuzione di un'azione politica in comune con Parnell; e Gladstone dichiarò che la permanenza di lui a capo del Partito Nazionalista Irlandese sarebbe riuscita fatale alla causa della "Home Rule "e allo stesso Partito Liberale. (2)

Dicevamo che Sherlock Holmes lavorò in modo continuativo per il Controspionaggio lnglese, per urgente richiesta del Primo Ministro liberale Herbert Henry Asquith (1852-1918) iniziando una campagna di due anni in America (tra il 1912-1914) contro il Servizio Segreto Militare tedesco guidato in Inghilterra dal temibile Barone von Bork ("L'ultimo saluto", Agosto 1914)

Ma quale è stato in realtà il suo ruolo nella situazione internazionale?

Alla fine dell' 800 la politica di espansione colonialista inglese aveva raggiunto il suo massimo splendore: sotto la guida di Sua Maestà la Regina Vittoria e del Primo Ministro Conservatore Benjamin Disraeli, Conte di Beaconsfield (Londra 1804-1881), a capo del Governo fno al 1880, era stato proclamato l'Impero (1874), ottenuto il controllo del futuro Canale di Suez e di Cipro (1878). I primi anni 80 videro la conquista del!'Egitto e l'impegno in Sudan e in Africa del Sud.

La situazione in Europa era grosso modo caratterizzata dalla forte rete di interessi degli Imperi Centrali sancita nella Triplice Alleanza (Germania-Austria-ltalia) del 1882. A questa alleanza si contrappose l' asse franco-russo, la c.d Duplice Alleanza conclusa nel 1892 dal Presidente della Repubblica Francese Marie-Frangoise-Sadi Carnot (1837-1894), uomo politico della cui morte parleremo piu avanti.

La politica inglese nei confronti delle altre Potenze europee era, a grosse linee, più germanofila da parte dei Conservatori guidati, alla morte di Disraeli dal Marchese Robert Arthur Talbot Gascoyne-Cecil Salisbury (1830-1903); più francofila da parte dei Liberali e dei Governi da loro formati. Le relazioni diplomatiche tra gli Stati europei erano anche profondamente influenzate dai rapporti di parentela tra i rispettivi Sovrani (la Regina Vittoria, ad esempio, era la Nonna del Kaiser Guglielmo II°) e dal loro carattere. Guglielmo II°, in particolare, aveva un temperamento incoerente e per certi versi «isterico», segnato dal senso d'inferiorità fisica che gli awelenava la vita a causa di una malformazione congenita al braccio sinistro. Era inoltre profondamente geloso della Casa Realeinglese e soffriva di un complesso rapporto di amore-odio nei confronti dei cugini d'oltre-Manica, in particolare per lo Zio, il Principe di Galles, il futuro Edoardo VII°. Sua Nonna la Regina Vittoria, e i Conservatori con lei, non lo ritevano pericoloso, tanto più che il loro interesse era rivolto alle colonie, dove la Germania non mostrava per il momento mire particolari, ed invece la Francia costituiva un serio ostacolo. Tale atteggiamento si rivelerà miope, per la evidente sottovalutazione a lungo termine della volontà bellicista dei circoli militari di Berlino (la figura dell'Ammiraglio Alfred Von Tirpitz (1849-1930) è particoiarmente significativa in tal senso) e anche personalmente del Kaiser. Guglielmo II°, dicevamo, era un impulsivo, capace di compiere incredibili gaffes di cui si sarebbe poi pentito. Citiamo ad esempio la famosa intervista accordata al giornale inglese "Daily Telegraph" (Mercoledì 28 Ottobre 1908), che 1o portò sull' orlo dell'abdicazione. L' Imperatore tedesco fece, infatti, una tale meschina figura con le sue dichiarazioni intransigenti ed anti-britanniche da alienarsi la simpatia non solo del pubblico inglese, ma dell' opinione pubblica mondiale.

E' facile per ogni attento lettore del «Canone» notare che questa storia era "già stata raccontatata" da John H. Watson prima che avvenisse: ascoltiamo che cosa ci dice nel racconto "La seconda macchia".

Lord Bellinger, che fu due volte Primo Ministro britannico e Rlawney Hope, Segretario per gli affari Europei " chiedono un incontro a Sherlock Holmes.

"Si tratta di un segreto di Stato della massima importanza...si tratta di ritrovare una lettera scritta da un Monarca di un potentato estero: i suoi Ministri non ne sanno nu11a: è stata compilata in maniera così disgraziata e certe frasi hanno un tono così provocatorio che la sua pubblicazione susciterebbe nel nostro paese uno stato d'animo pericoloso...un fermento tale ... che 1'lnghilterran sarebbe coinvolta in una guerra mondiale». 

Si noti che l'episodio è riferito all'Autunno del 1886 (e l'awentura sarà pubblicata nel 1904). Dunque Guglielmo II (perché di 1ui effettivamente si tratta) ricommise due volte lo stesso errore. E questa è, sia detto solo per inciso, una sottile, ma inconfutabile prova dell'ipotesi «fondamentalista sherlockiana». A meno che non si immagini che un fantomatico Sir Arthur Conan Doyle avesse previsto, 4 anni prima dei fatti, una possibile gaffe di Guglielnlo II°!

Alla fine degli anni '80 i Governi Conservatori inglesi sono ancora convinti che l'esistenza della «Triplice Alleanza» (Germania-Austria-Italia) costituisca un ostacolo ai francesi, favorendo così l'espansione dell'Impero britannico nelle colonie. Pertanto l'atteggiamento è di una collaborazione con gli Imperi Centrali, favorita anche dall'intesa con il nuovo Cancelliere tedesco Generale Geog Leo Caprivi di Caprara di Montecuccoli (1831-1929), che pur conferrnando la «TripliceAlleanza» inaugura una nuova politica di distensione con l'Inghilterra.

E' in questo quadro che si inserisce l'episodio narrato da John H. Watson ne "Il patto navale" (Luglio 1888, pubblicato nel 1893).

In esso Sherlock Holmes salva il patto segreto tra Italia e Inghilterra, un documento che «definiva la posizione della Gran Bretagnn verso la Tnplice Alleanza e prevedeva ln politica che il nostro paese avrebbe perseguita nella eventualità che la flotta francese ottenesse un netto ascendente su quella italiana nel Mediterraneo». Sherlock Holmes si reca tral'altro a Downing Street, da LordHoldhurst (chiaramente uno pseudonimo)all'epoca Ministro, Capo dei Conservatori,futuro Primo Ministro, zio di Percy Phelps che ha perso il prezioso documento. Si noti, in particolare, I'accenno ammirato diWatson, che denuncia le sue simpatie politiche per i Conservatori. Comevedremo, Sherlock Holmes, probabilmente propendeva invece, in modo assai piùlungimirante, per i Liberali e la loro politica estera filo-francese e di avvicinamento al Governo Italiano.

II ruolo di Sherlock Holmes, per ora quello di un semplice Detective privato consultato in caso di crisi del suo Governo, cambia radicalmente agli inizi degli anni '90.

Nel 1892 il Capo riconosciuto del Partito Liberale William Ewart Gladstone torna al Governo, con il programma di pacificazione e di riconoscimento dell'autonomia ("Home Rule") all'Irlanda. Nello stesso anno il Presidente francese Marie-Francois-Sadi Carnot (1837-1894) conclude la «Duplice Alleanza» con la Russia dello zar Alessandro III° (1845-1894) a bilanciare la «Triplice Alleanza». Ma nel 1894 il Presidente francese Sadi Carnot fu ucciso dall'anarchico italiano Sante Caserio a Lione.

I documenti ritrovati nel famoso baule dimostrano che per la conclusione delle indagini sull'attentato condotte dalla polizia francese si richiese segretamente la collaborazione di Sherlock Holmes, che fu immediatamente inviato in Francia dal Governo Inglese, sempre su specifica richiesta del fratello Mycroft. I1 «Diogene's C:lub» (Pall Mall, London West), infatti, e dietro di lui i circoli di opinione che contavano nel Governo, erano estremamente preoccupati delle ripercussioni della morte del Presidente francese nelle principali Capitali Europee, e in particolare per le sorti del Cancelliere tedesco, il generale Geog Leo Caprivi di Caprara di Montecuccoli (1831-1929), convinto assertore della «Triplice Alleanza», ma al tempo stesso buon amicodell'Inghilterra, il quale proprio in seguito dell 'attentato perse il favore del volubile Kaiser Guglielmo II° e fu costretto a ritirarsi dalla vita politica (Ottobre 1894).

L'instabilità e la mancanza di costruttività della politica estera tedesca si accentueranno così in funzione pangermanista e anti-britannica sotto i Cancellierati seguenti del Principe Chlodwig Hohenlohe-Schillingsfurst (1894-1900), e soprattutto del Principe Bernhard Heinrich Karl von Bulow (1900-1909) e di Theobald von Bethmann-Hollweg (1909-1914).

In altre parole il Kaiser Guglielmo II° cadrà sempre di più preda dei circoli militaristi e guerrafondai di Berlino, convinti della funzione egemonica della «Grande Germania», avviando così inesorabilmente quel processo politico internazionale che sfocierà nella Prima Guerra Mondiale.

Si ricorda che il famoso «intervallo Moriarty» va dall'Aprile 1891 al Febbraio 1894.

Inoltre John H. Watson ci informa che tra l' Inverno 1890 e la Primavera 1891 Sherlock Holmes è richiesto dal Governo Francese di occuparsi di «Un caso di estrema importanza» ("Ilproblema finale", Aprile 1891).

Al termine di difficili indagini a Lione e Parigi, durante le quali rischiò più e più volte la vita, Sherlock Holmes potè dimostrare la responsabilità nell'attentato dell'ala germanofila dei settori politici francesi ed europei, che aveva armato la mano degli anarchici. Lo Stato Maggiore dell'esercito francese era stato, infatti, gravemente inquinato dagli «amici di Berlino» e in quella capitale si andava progettando un colpo di Stato (come poi dimostrerà anche il più famoso "affaire Dreyfus").

La morte del Presidente francese d Marie-Francois-Sadi Carnot doveva far cadere la Francia nel caos politico e sociale, e dopo una serie di assassini politici, il gruppo filotedesco doveva prendere il potere. Sherlock Holmes salvò la vita tra I'altro a Théophile Delcassé (1858-1923) allora giovane ed emergente uomo politicofrancese, che si legò a lui di una solida amicizia che durò per sempre e che fu poi molto importante per gli sviluppi «paralleli» della politica europea dell'Inghi1terra e della Francia.

John H. Watson registra, sia pure in modocifrato, I'accaduto nel racconto "I1 segreto degli occhiali a pince-nez" (Novembre 1894). Egli cita, tra i tanti casi di quell'anno l'inseguimento e l'arresto di Hurer, I'assassino dei boulevards. «Questa impresa fruttò a Sherlock Holmes una lettera autografá di ringraziamento da parte del Presidente della Repubblica francese e il nastrino della Legion d'Onore». Ora, negli archivi criminali della Sureté, non risulta assolutamente nulla di questa storia. Dunque John H. Watson elaborò questa «bugia» per giustificare il conferimento della Legion d'Onore (notizia ovviamente nota a1 pubblico e non censurabile), ma nei suoi racconti segreti, recentemente ritrovati a Firenze, racconta la vera storia.

E' del resto proprio alla metà degli anni '90 che la politica estera inglese, sotto la guida dei Liberali cambia lentamente di rotta. La svolta è data dalla cosidetta «crisi di Fashoda» (3) del 1893. In quella sperduta oasi del Sudan, per molte settimane un drappello francese e uno inglese si fronteggiano, armi alla mano, mentre i Governi centrali e le rispettive diplomazie segrete trattano febbrilmente. Si è sull'orlo della guerra fra Francia ed Inghilterras fomentata segretamente dagJi agenti del Kaiser Guglielmo II°. Ma i rapporti personali di Sherlock Holmes e di suo fratello Mycroft con il nuovo Ministro degli Esteri Delcassé, cui abbiamo accennato, fanno sì non solo che la crisi sia risolta con reciproca soddisfazione dai due Governi, ma soprattutto che proprio da questa vicenda nascano quei contatti che furono la premessa della «Entente Cordiale» tra Inghilterra e Francia del 1903, e poi della «Triplice Intesa» (Inghilterra-Francia-Russia) del 1908.

ln tutti questi episodi Sherlock Holmes si reca a Parigi, in almeno un paio di occasioni sembra venga addirittura ospitato a casa di Théophile Delcassé. Secondo gli appunti di John H. Watson, recentemente scoperti, «la sua influenza e que]la del fratello Myeroft sul Governo Francese fu eccezionale». (4)

L'amiciziapersonale che legò Théophile Delcassé con l'illustre investigatore Sherlock Holmes nacque presumibilmente nel 1894, quando per la conclusione delle indagini sull'attentato che costò la vita al Presidente francese Marie-Francois-Sadi Carnot, la polizia transalpina richiese in via del tutto riservata, la collaborazione del Detective inglese tramite il «Diogene's Club» e il fratello Mycroft Holmes. Fu per quest'ultimo un'occasione preziosa per iniziare ad allacciare segretamente quei rapporti diplomatici che avrebbero poi portato alla conclusione dell'«Entente Cordiale» con la Francia nel 1903.

Sherlock Holmes ebbe inoltre un ruolo determinante nel celebre e intricato "affaire Dreyfus" (5)

L' Ufficiale dell'esercito francese Alfred Dreyfus (Mulhouse 1859 - Parigi 1935), di famiglia ebrea, era Capitano addetto al Comando del Corpo dello Stato Maggiore nell'Autunno del 1894, quando fu sospettato (a seguito del rinvenimento di una lettera anonima, pareva, fra la carta straccia dell'Ambasciata germanica di Parigi in cui un ignoto ufficiale francese dichiarava di inviare al destinatario cinque documenti militari interessanti la sicurezza nazionale), per una qualche somiglianza calligrafica, e lo si deferì al Consiglio di Guerra sotto l'imputazione di alto tradimento. Prove certe non ne esistevano e lo stesso Ambasciatore germanico smentì ogni rapporto con Alfred Dreyfus, ma il Consiglio di Guerra lo condannò ugualmente il 22 Dicembre 1894 alla degradazione e alla deportazione perpetua all'Isola del Diavolo. L'opera della moglie Lucie e del fratello Mathieu Dreyfus, le dimissioni del Presidente della Repubbllica Jean-Paul-Pierre Casimir Périer (Pario 1847-1907) e del Governo Dupuy pochi giorni dopo la sentenza, 1'azione di qualche giornale cominciarono ad alimentare nell'opinione pubblica forti dubbi sulla giustizia e sulla legittimità del processo e del verdetto. Intorno ad Alfred Dreyfus, ebreo, si schierarono in gruppi opposti i Nazionalisti, ferocemente contrari al condannato, e i Radicali e Socialisti dall'altra, e favorevoli. E' nel Maggio 1896, grazie all'opera investigativa di Sherlock Holmes incaricato delle delicate indagini dalla moglie Lucie e dal fratello Mathieu Dreyfus, arrivati segretanente a Londra «ospiti» di Mycroft Holmes e del «Diogenes Club», (come ora noi sappiamo dai documenti rinvenuti dal dott. Enrico Solìto a Firenze, ed evidentemente non a conoscenza di Michael Hardwick, e questo spiega le assurde incongruenze della sua ricostruzione del caso nel già citato apocrifo "Prisoner of the Devil", Pinnacle Books, Windsor Publishing Corp., New York 1979), si rinvenne una lettera-telegramma spedita al Maggiore di fanteria Walsin-Esterhazv, che portava a notare affinità calligrafiche fra i manoscritti di questo ufficiale e il documento incriminato nel 1894. Ma questa osservazione fatta subito pervenire al Tenente Colonnello Picquart , rappresentante del Ministero nel processo, non fu condivisa dalle autorità superiori.. Il 16 Novembre 1897, tuttavia, Walsin-Esterhazy fu denunciato dal fratello di Dreyfus come il vero autore del documento incriminato. Un'assoluzione sbrigativa in quest'ultimo processo provocò nel 1898 la ribellione violenta di una parte dell'opinione pubblica, capeggiata dal celebre scrittore Émile Zola (Parigi 1840-1902), dal Deputato socialista Jean Jaur´s (1859-1914), da1 Vicepresidente del Senato Scheurer-Kestner. Costoro pubblicarono il 12 Germaio 1898 dalle colonne del giornale l'«Aurore» una lettera al Presidente della Repubblica Francois-Félix Faure (1841-1899), con il titolo in prima pagina "J'accuse!", che denunciava le illegalità commesse nei due processi.

Anche il Presidente del Consiglio Méline fu attaccato vivacemente alla Camera da Jaurès e numerosi comizi, dimostrazioni e campagne di stampa provarono l'asprezza delle passioni scatenate dall'«affaire». Condannati Émile Zola (che, subito un verdetto a un anno di carcere, dovette riparare in Inghilterra, dove attese la revisione del processo e l'assoluzione, e quindi ebbe modo di conoscere e divenire amico personale di Sherlock Holmes e del fratello Mycroft) e il Direttore dell' " Aurore" Perreaux, per diffamazione nel Febbraio 1898, la sentenza fu infine annullata dalla Corte di Cassazione. Poi ii suicidio del Tenente Colonnello Henry, che aveva confessato di aver falsificato uno dei documenti segreti a carico di Alfred Dreyfus, come esattamente supposto da Sherlock Holmes, le dimissioni del Capo Stato Maggiore e del Ministro della Guerra, la fuga di Walsin-Esterhazy in Inghilterra nell'Agosto, e le dimissioni generali del Ministero, nell'Ottobre, mutarono il corso della vicenda. Nel 1899 un'inchiesta supplementare provocò un nuovo giudizio di Alfred Dreyfus il quale, condannato nell'Agosto dello stesso anno a dieci anni di detenzione, veniva subito graziato dal Presidente Loubet. Non vinti ancora, i revisionisti ottennero soltanto nel 1902 una nuova inchiesta generale e finalmente, Giovedì 12 Luglio 1906, la definitiva condanna di Walsin-Esterhazy. Le "Memorie" pubblicate postume nel 1929, del Colonnello Schwartzkoppen, Addetto militare all'Ambasciata germanica a Parigi dal 1894 al 1897, dovevano poi dare definitiva e irrefutabile conferma dell'ipotesi avanzata da Sherlock Holmes fin dal 1896, che cioè il vero autore del documento era Walsin-Esterhazy e che l'allora Ministro degli Esteri tedesco Bernhard Heinrich Karl, Principe von Bulow (1949-1929) aveva personalmente proibito al Colonnello la rivelazione del segreto per ragioni di politica interna francese e per le sue implicazioni internazionali. L'importanza dell' "Affaire Dreyfus" fu infatti grandissima, e non solo poiché esso contribuì a marcare più nettamente le differenze tra Conservatori, da una parte, Radicali e Socialisti dall'altra, e ad affrettare il processo di laicizzazione dello Stato francese (ne nacque, insomma, la coscienza liberal-radicale della Francia moderna).

A Berlino, non lo si deve dimenticare, si andava ancora accarezzando il progetto di un colpo di stato in Francia. Come era già stato per l'attentato mortale al Presidente francese Marie- Francois-Sadi Carnot (1894), lo scopo dell'ala germanofila dei settori politici francesi ed europei, il cui inconfondibile marchio di fabbrica non potè sfuggire al fiuto investigativo di Sherlock Holmes e del fratello Mycroft, nella falsificazione operata da Walsin-Esterhazy ai danni di Alfred Dreyfus, doveva ancora una volta far cadere la Francia nel caos politico e sociale, e dopo una serie di moti di piazza, scontri sernpre più violenti e assassini politici, il gruppo filotedesco doveva finalmente prendere il potere. Ma ancora una volta Sherlock Holmes e il fratello Mycroft poterono sventare il diabolico piano tedesco.

E John H. Watson, nei suoi racconti segreti, recentemente ritrovati dal dottor Enrico Solìto a Firenze, ci dà ora finalmente il modo di raccontare la vera storia.

Resta, per inciso, un curioso dettaglio sui rapporti di amicizia tra Sherlock Holmes e lo scrittore francese Emile Zola che si instaurarono in seguito a tutta questa vicenda.

Come si è visto, nell'ultimo periodo della sua vita, Zola riconquistò la tramontata popolarità con il vigoroso intervento nell'intricato "affaire Dreyfus" che sconvolgeva 1'intera nazione francese. L'atto di accusa rivolto al Presidente della Repubblica Franqois-Félix Faure (1841-1899) pubblicato il 12 Gennaio 1898 dalle colonne del giornale l'«Aurore», dove campeggiava in prima pagina il titolo "J'accuse! ", gli procurò la condanna a un anno di carcere: dovette di conseguenza rifugiarsi inInghilterra (dove, ora noi sappiamo per certo, conobbe Sher1ock Holmes che avrà inoltre modo di occuparsi anche della sua morte apparentemente accidentale...) e lì attendere la revisione del processo e l'assoluzione a opera della Corte di Cassazione. La coraggiosa azione valse a riproporre all'attenzione dell'opinione pubblica il problema della riabilitazione del Capitano Alfred Dreyfus, che infatti fu riconoscìuto innocente nel 1902. Quando Zola si avviava a godere i frutti del suo trionfo politico, un banale quanto misterioso «incidente», l'ostruzione di una canna fumaria, l'uccise nella notte tra Lunedì 29 e Martedì 30 Settembre 1902.

«Una tardiva quanto inutilmente crudele vendetta dei servizi segreti tedeschi?», come ebbe modo di commentare Sherlock Holmes in una sua laconica lettera indirizzata al fratello Mycroft, oggi in nostro possesso...

Alla fine del primo decennio del XX° Secolo, i venti di guerra si addensano sempre più forti in Europa e la crisi finale viene sfiorata più volte, ed in almeno due occasioni si è a un passo dalla guerra, sempre per la politica aggressiva degli Imperi Centrali: una prima volta a cavallo tra il 1908 e il 1909 (annessione della Bosnia-Erzegovina da parte dell'Austria dell'Imperatore Francesco Giuseppe 1° e conseguente contrasto con la Serbia e l'Italia); una seconda volta nel 1912, con la violenta crisi tra Austria e Russia sempre per la questione dei Balcani.

E' sicuramente quantomeno curioso che in questo clima allarmato per la pace mondiale Sherlock Holmes, per la cronologia ufficiale, lasci improwisamente Baker Street e si ritiri definitivamente nella casa del Sussex (Autunno 1903), per occuparsi di api, lui al culmine della carriera, e avendo, come si è visto, giocato un ruolo cruciale come agente del Governo Inglese all'estero. Ed è altrettanto strano che John H. Watson cessi di raccontare di lui.

Era convinzione degli appassionati di Sherlock Holmes di tutto il mondo che gatta ci covasse: ed in effetti lo stesso John H.Watson ci confessa candidamente ne "L'ultimo saluto" (Agosto 1914) che Sherlock Holmes, lungi dall'allevare api, già dal 1912 per urgente richiesta del Primo Ministro liberale Herbert Henry Asquith (1852-1928), era in America prima e in Inghilterra poi sotto le mentite spoglie di un irlandese d'origine americana, Altamont, impegnato a danneggiare il Servizio Segreto Militare tedesco guidato dal Barone von Bork ("L'ultimo saluto', Agosto 1914).

Ebbene, ora noi sappiamo per certo, grazie ai documenti da me esaminati e ritrovati nel baule dal dottor Enrico Solìto a Firenze, che questo ruolo nel Controspionaggio Inglese era iniziato almeno 5 anni prima (nel 1907). E tale ruolo fu quello di consigliere speciale sempre in strettissima collaborazione con il fratello Mycroft, i Circoli del «Diogenes Club», i Servizi Segreti facenti capo al «Foreign Office», il Ministero degli Esteri del lungo Gabinetto Liberale Asquith, guidato dal liberale Sir Edward Grey Visconte of Fallodon (1862-1933) (6).

È in realtà l'intervento di Sherlock Holmes sul Continente a far fallire per due volte, a seguito della crisi balcanica, il progetto di guerra tedesco e soprattutto a gettare le segrete premesse diplomatiche del cambio di alleanze che avrebbe portato il Governo Italiano a lasciare la «Triplice Alleanza» con la Germania e l'Austria e ad entrare nel 1915 in guerra a fianco dell'Inghilterra e delle Potenze della «Triplice Intesa». Infatti i fratelli Sherlock e Mycroft Holmes, come del resto il Governo britannico, oltre a contrastare decisamente gli Imperi Centrali e a cercare di salvare la pace in Europa, non si facevano ormai troppe illusioni e si preparavano all'inevitabile scontro militare in particolare con l'Impero Germanico.

Significativa in tal senso è la chiusa di una lettera di Sherlock Holmes al fratello Mycroft, che riporta l'ironico ma amaramente profetico commento di un celebre giornalista austriaco, Karl Kraus, ai fatti di quei giorni fatali per i destini dell'Europa.

Caro Mycroft, «pacificatori» e mercanti d'armi di tutte le parti del mondo "civile" si sono nuovamente dati convegno al capezzale del "malato" : i Balcani. I politici fanno il loro dovere. Sono martiri della loro professione. Ho sentito che l' Austria ha annesso la Bosnia. Perché no? Si vuole avere tutto insieme, se tutto deve finire. Questo legame che ci unifica è pur sempre un impresa audace - in America, dove tanto spesso si confondono, dicono che la Bosnia ha annesso l'Austria... ! Ma è una politica lungimirante quella di mettere lo scompiglio nei Balcani: è là che stanno le riserve per l'instaurazione del caos generale ". (7)

Sherlock Holmes, tra l'altro, come sappiamo dal «Canone», lavorava fin dal 1912 fornendo false informazioni ai tedeschi sull'arsenale e la consistenza, i movimenti e più in generale i piani militari della Marina Britannica, mentre John H. Watson «lo copriva» pubblicando vecchie storie e asserendo che l'amico si era definitivamente ritirato. Che il ruolo di John H. Watson non fosse quello dell' «ingenuo all'oscuro di tutto», ma quello del «collaboratore fidato», è del resto dimostrato non solo dall'intera rilettura del Canone, ma anche dal semplice fatto che ad accompagnare Holmes-Altamont all'ultimo appuntamento con il Barone von Bork fu proprio lui, sotto le mentite vesti dello chautieur.

La celebre coppia, che non si era mai davvero separata, si ricostituiva così ufficialmente.

E Sherlock Holmes denuncia la sua amara consapevolezza che la guerra, contro la cui ipotesi lui e suo fratello Mycroft avevano combattuto per almeno vent'anni, è tragicamente imminente (Agosto 1914) nelle famose frasi che costituiscono «il suo ultimo saluto». (8)

Mentre si avviavano all'automobile Sherlock Holmes indicò il mare illuminato dalla luna e scosse la testa pensieroso.
- Si sta levando un vento da est, Watson.
- Non credo, Holmes.Fa così caldo !
- Caro vecchio Watson ! Lei è l'unico punto immmutabile in un era che si chiude. Comunque si sta levando un vento di Est, un vento che l'Inghilterra sinora non conosce. Sarà un vento gelido e pungente, Watson, e molti di noi ne saranno falciati. Ma nondimeno esso è un vento di Dio, e quando la tempesta sarà passata si leverà nella luce del sole una terra più pura, migliore, più forte. Avvii la marcia, Watson, perché è tempo che partiamo...

Dovette essere di consolazione per lui la considerazione che almeno i suoi sforzi, in sintonia con quelli del nuovo Sovrano Edoardo VII°, che amava essere chiamato «Il Pacificatore», di Mycroft Holmes e del «Diogenes Club», oltre che del Partito e del Governo «Whig», avevano portato l'Inghilterra a combattere contro l'assolutismo e il mito della «Grande Germania» del Kaiser Guglielmo II°, nella prima parte di quella epica lotta che si sarebbe poi conclusa trent'anni più tardi tra i Popoli Liberi d'Europa e il tallone satanico del Terzo Reich del «caporale» austriaco Adolf Hitler (1889-1945).

E io personalmente credo che a quest'ultima alba si riferisse quel giorno Sherlock Holmes nel suo «Ultimo saluto», coerente «Uomo di Pace», ma anche «combattente per la Libertà»!

Ma questa, come l'attento pubblico avrà capito, è un'altra storia...

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