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A week later

Si è da poco concluso il Congresso de "Uno studio in Holmes" a Milano e a Firenze, dal titolo "A week later" e dedicato al nostro amico Daniele Radacich, immaturamente scomparso.
Il titolo della manifestazione ricorda i famosi eventi alle cascate del Reichenbach. Holmes venne dato per morto il 4 maggio 1891, precipitato nelle cascate del Reichenbach, vicino Meiringen, in Svizzera, avvinghiato al suo mortale nemico, il Prof.Moriarty. Tre anni dopo ricompare a Londra e all'attonito Watson dichiara che in realtà dopo essersi liberato con una abile mossa di baritsu di Moriarty decise di fingersi morto: se la diede a gambe nell'oscurità e... "a week later I found myself in Florence".

Prima di tutto la parte organizzativa: Gianluca Salvatori è stato eletto in questo convegno Presidente, in sostituzione dello scaduto Enrico Solito, assurto nell'Olimpo dei past-President. Solito resta (per ora) direttore dello Strand: entrerà nella pienezza dei suoi poteri il 6 gennaio prossimo, giorno del compleanno del Nostro.

Si tratta certamente di un enorme successo e della più importante manifestazione ad oggi in Italia. E' vero che l'annno scorso a Roma avemmo 25mila presenze in un mese, ma il livello degli interventi, gli ospiti stranieri, la risonanza sui media sono state quest'anno eccezionali.

Devo qui ringraziare la Libreria del giallo di Milano da una parte, e il Comune di Sesto Fiorentino, dall'altro. Non abbiamo potuto nominare in ringraziamento Tecla Dozio membro onorario, perchè lo è già di fatto, ma il sindaco di Sesto, Andrea Barducci, e Mauro Niccoli della Promopoint sfoggiano ora sul petto la nostra spilletta.

I coniugi WellerAbbiamo avuto con noi Jane e Philip Weller, della Franco-Midland Hardware Company: due mostri autentici di conoscenze holmesiani, forse la massima autorità nel mondo. Personalmente mi sono commosso quando ci hanno fatto i complimenti e ci hanno consegnato il premio "3 continents" per la società più attiva nel mondo.

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Thierry de Saint JohannisE ci ha onorato con la sua presenza anche Thierry De St Johannis, parigino doc con lontane origini fiorentine, che ha sostenuto con perfetta serietà - e portando valanghe di prove - prima l'origine francese del nostro e poi la sua discendenza da Niccolò Paganini in persona.

Mi corre l'obbligo di tacervi sui contenuti delle relazioni, che verranno pubblicate sullo Strand. Basti sapere che abbiamo identificato il sentiero percorso da Holmes quella notte sulle montagne svizzere, il treno preciso che prese, cosa fece a Milano e Bologna, e che al di là di ogni dubbio egli scese il 12 maggio a Sesto Fiorentino, presso Firenze, e che la teoria italiana sul Grande Iato, originariamente proposta a Prato nel 96 da Giovanni Cappellini, ha trovato nuove e vieppiù intriganti conferme.E ancora: Franco Eugeni ha discettato sulla Teoria del Binomio, mettendo in forse che Moriarty fosse davvero un diplomatico; Graziano Braschi è andato spulciando nelle carte del Gabinetto Viesseux, la grande biblioteca riservata agli stranieri di passaggio a Firenze, e frequentata da Dostoievsky e, pare, da Holmes; Ilaria LanzoniAlessandra Calanchi, Ornella de Zordo e Gabriella Mochi han discettato di parodie e trascrizioni, apocrifi e riscritture, e di una originale lettura sherlockiana di un famoso racconto di James; De Agostinis è andato scavando alle radici della nascita della criminologia come scienza; Garlaschelli ha esplorato i rapporti con la Chimica e gli esperimenti di Montpellier; Gebbia ha discettato a lungo del rapporto tra Arthur Conan Doyle e il Canada (potete trovare nella sezione dedicata ad ACD il testo di una sua conferenza sull'argomento); Guerra ha approfondito da par suo sul metodo e del suo apporto nel campo della filosofia della scienza.

E mentre Mario Spezi ci narrava i tanti episodi oscuri della cronaca nera fiorentina e ci sfidava chiedendo se Sherlock Holmes avrebbe saputo risolverli... siamo stati interrotti dall'assolo di un violino. Era Ilaria Lanzoni che ha subito ricevuto l'iscrizione ad honorem della associazione.

Ma non solo le relazioni sono state affascinanti: da "Per Irene" replicata, dopo Prato 96, a Milano, allo spettacolo di teatro con Cavallero a Sesto che si è svolto la sera, sempre a Villa S.Lorenzo, dopo le 10 ore di conferenze interrotte solo da una pausa per il pranzo. Una vera maratona. Ma passare la sera con gli Irregolari che cercavano di rubacchiar portafogli, vanamente inseguiti dai furibondi uomini dello Yard, ci ha ripagato dalla fatica.

L'inaugurazione della targaLa mattina dovevamo recarci, e l'abbiamo fatto, a Firenze per l'apposizione di una stupenda targa - quasi una scultura - realizzata per noi da Pino Allamprese e che si trova nello storico negozio di pipe di Corsellini, in Via Ghibellina a Firenze: è stata inaugurata davanti a tutti noi da Jane Weller e Sonie de St Johannis.

Questa targa è la prima mai apposta in Italia e riporta il testo della frase di Holmes in EMPT in cui parla di Firenze, ricordando poi che in quella bottega Holmes esule e fuggiasco trovò accoglienza nel nome della fratellanza dei fumatori di pipa.

Il sindaco, che è letteralmente impazzito e direi quasi convertito, ci aveva promesso una sorpresa: ebbene, alla stazione, domenica mattina, quando siamo partiti insieme alla volta di Firenze, ci ha salutato con tanto di banda e fascia tricolore. E serissimo, dopo averci ringraziato e salutato, ha detto che visto che avevamo dimostrato che Holmes era sceso proprio lì, ci invitava per l'inaugurazione di un busto di Holmes alla stazione di Sesto!

The game is afoot...

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