Il mistero del Millenium Bug
(questo racconto è stato scritto per la Festa di Internet del 19/20/21 marzo 1999.)
- Cosa ? Vuol dire che è ancora vivo? -
- Vivo e vegeto. E in attività, da qualche parte del mondo. Vede, mio caro, è stato lei ad indirizzarmi sull'usta giusta, suggerendomi l'esistenza di una centrale operativa del crimine ancora attiva. Quando poi quel giovane amico italiano mi ha esposto il suo problema ho immediatamente capito in quale settore di attività si fosse specializzato il nostro amico... -
- Già. Moriarty era un matematico. -
- E brillante, per giunta. Così, appena M. mi parlò di un problema mondiale, dalle potenziali ripercussioni catastrofiche, che sembrava irresolubile tecnicamente per un misterioso motivo, mi ricordai della sua ipotesi: il mondo criminale era a riposo per ordine del professore: si preparava in silenzio a scatenarsi, quando i computer fossero impazziti, le banche in crisi, la polizia paralizzata... Ci aspettava un gran brutto inizio millennio, glie lo assicuro. -
- Ma come poteva Moriarty impedire di trovare una soluzione al problema?-
- Come ho tentato di spiegarle, i computer sono connessi in rete tra loro. Ogni volta che un gruppo di tecnici provava una soluzione, Moriarty interveniva senza parere, confondendo le acque. Per questo i tecnici avevano l'impressione che una oscura volontà li combattesse. -
- E lei ha risolto il problema! -
- Non da solo. Ho passato la notte al Diogene's Club, con mio fratello Mycroft. Prima abbiamo elaborato un programma adatto, e poi abbiamo tentato di lanciarlo in rete, su tutti i computer del mondo. Insieme abbiamo affrontato Moriarty, che cercava di bloccarci. Alla fine l'ho battuto inserendo nei suoi sistemi un virus informatico: una serie di informazioni che si ripete all'infinito, fino a bloccarlo.
- Quali informazioni?
- L'opera omnia del mio amico e biografo, il dottor John H. Watson. Ma venga: andiamo a dare la buona notizia al nostro amico fiorentino.
Non riuscii mai a capire come, attraverso schermo e pulsanti, e quella
strana cosa che era, mi disse Holmes, Internet, la voce di M. rimbombò nelle nostre
stanze.
Le urla di giubilo alla notizia che il millenium bug era stato eliminato anticiparono una
serie di sperticate lodi, ed infine una proposta: l'italiano voleva organizzare una grande
festa in onore del grande detective.
- Per l'amor del cielo - bofonchiò Sherlock Holmes spegnendo il computer. - Lei sa Watson, che aborrisco questo genere di cose. Sarà bene che M. dedichi a qualcun altro la sua festa: forse ad internet, perché no? In fondo senza la rete non avrei potuto intervenire così efficacemente. Sì, Watson, se un giorno scriverà un resoconto di questa storia, dica pure che la festa di ringraziamento fu dedicata ad Internet. -