Sherlock Holmes a Firenze
23-24-25 novembre 2007
Il Convegno "Sherlock Holmes a Firenze", in occasione dei vent'anni dalla nascita della nostra
associazione e a centosedici anni dall'unica visita accertata di Mr. Holmes nella città toscana,
il 12 maggio del 1891, è stato, possiamo dirlo senza falsa modestia, un successo.
Desideriamo ringraziare tutti coloro che ci hanno aiutato nell'impresa organizzativa, che ha coinvolto "molte
nazioni e tre diversi continenti": abbiamo infatti avuto partecipanti europei (francesi, inglesi, italiani e
svizzeri), asiatici (giapponesi) e americani (statunitensi). La Provincia di Firenze e l'Ente Cassa Risparmio di
Firenze hanno rappresentato un punto d'appoggio inestimabile; i nostri sentiti ringraziamenti vanno anche a tutto
il personale delle strutture che ci hanno ospitato, tutti sempre disponibili e prodighi di aiuto e consigli.
Nel più puro spirito da Irregolari quali siamo, il programma ovviamente non è stato seguito
alla lettera: alcuni interventi purtroppo sono saltati per sopraggiunti impegni o problemi di alcuni relatori,
ma in compenso abbiamo avuto alcune aggiunte dell'ultimo momento che hanno sostituito gli sfortunati assenti.
L'onore di aprire le danze, venerdì 23 novembre, nella stupenda cornice del Palazzo Medici Riccardi, sede della Provincia di Firenze,
è toccato ad Andrea Barducci, Vicepresidente della Provincia ed appassionato holmesiano, che ha
rimarcato l'importanza per Firenze (e per Sesto Fiorentino, visto che egli è un sestese doc) di essere
l'unica città italiana sicuramente visitata dal Maestro. Subito dopo è stata la volta del professor Franco Eugeni,
che ha illustrato la sua passione per gli apocrifi ed i loro collegamenti con il romanzo popolare italiano
ed europeo del primo '900. Poi in una tavola rotonda di altissimo livello, con la presenza di tre soci
fondatori: Carlo Eugenio Casini, Stefano Guerra e Nicola Simoncini, (assente giustificato, purtroppo,
Francesco Leprai), più due mostri sacri del giallo italiano che rispondono ai nomi di Lia Volpatti e Gianfranco
Orsi, si è rievocata la storia dell'associazione in questi venti anni, dalla nascita a
Cattolica nel 1987 attraverso le varie presidenze, per arrivare ai giorni
nostri e alle strade future che Uno Studio in Holmes percorrerà. Non sono mancati momenti di affettuosa
goliardia che hanno ribadito lo spirito di amicizia che caratterizza la nostra associazione e che hanno
strappato risate e divertiti applausi ai presenti.
Di seguito, Patricia Guy, autrice di "Bacchus in Baker Street", ha presentato le sue scoperte su quale Chianti
sarebbe stato presente nella cantina di Thaddeus Sholto in SIGN, e Takeshi Shimizu, della Sherlock Holmes
Society of London, ha illustrato i collegamenti tra Holmes e il Giappone, con accenni al Baritsu, allo Shoso-in
e ai viaggi del vecchio Trevor in GLOR. A conclusione dei lavori, un piacevole rinfresco.
Il giorno successivo, sabato 24 novembre, ci siamo trasferiti in quel capolavoro di archiettura che è la
Biblioteca Magliabechiana
all'interno degli Uffizi. Dopo la doverosa ammirazione della mostra comprendente pezzi rari provenienti dalle
collezioni di Gabriele Mazzoni e Maurizio Tidu (tra cui un Beeton's del 1860 e diverse lettere autografe di ACD)
i lavori sono stati aperti da Philip Weller che ha illustrato la mole impressionante di materiale
donato dallo scomparso Richard Lancelyn Green che andrà a formare la collezione della città di Portsmouth.
Philip ci ha aggiornato sullo stato dei lavori che saranno ancora necessari per catalogare la collezione,
che si spera possa aprire i battenti nell'estate del 2008.
Bernard Prunet, della Société Sherlock Holmes de France, ha poi parlato della Gare de Lyon e del ruolo che
ricopre in diverse avventure del Canone (Holmes passò sicuramente di qui in REIG e in LADY), portando gli
orari dei treni che probabilmente il detective prese in queste avventure e illustrando il tutto con le foto
di questo gioiello di architettura fin de siécle. Michele Lopez ha tratteggiato uno schizzo di uno dei
criminali celebri citati da Holmes, delineando la figura di Thomas Griffiths Wainewright (di cui il detective
parla in ILLU), famoso avvelenatore ma anche grande artista, e analizzando la cultura del detective in materia
di pittura. Nino Pulvirenti ha portato ampia documentazione e prove a sostegno dell'ipotesi di identificazione
del Cardinale Tosca (sulla cui morte misteriosa Holmes indagò) con Florian-Jules-Félix, Cardinale Desprez,
scomparso improvvisamente il 21 gennaio 1895. Mario Faraone ha analizzato il rapporto tra l'imperialismo britannico
e la percezione del crimine nelle storie del Canone, con particolare riferimento a SIGN. Roberto Vianello ci ha
infine mostrato una Baker Street virtuale che è stata ricostruita in
Second Life, il famoso programma per creare realtà alternative.
Dopo la pausa pranzo, il pomeriggio si è aperto con un gustosissimo siparietto organizzato dagli amici francesi
(Thierry de Saint Johannis (BSI), Bernard Prunet e Bernard Oudin) che hanno cantato/recitato una versione del
duello tra Sherlock Holmes e il professor Moriarty alle cascate del Reichenbach sulla musica di "Funiculì
Funiculà"... immaginando però Zidane nel ruolo di Sherlock e Materazzi nella parte del perfido Napoleone del
crimine... esilarante performance che ha ottenuto applausi a scena aperta. Alessandro Gebbia ci ha poi aggiornato
sulla situazione del progetto di traduzione del Canone portato avanti dall'Università di Roma e del quale
abbiamo discusso più avanti nel corso dell'assemblea. Gabriele Mazzoni ha illustrato la figura di un grande
holmesiano e grande collezionista, ed i suoi notevoli meriti in entrambi i campi: il premio Nobel per la medicina
del 1950, il dottor Philip Showalter Hench. E così siamo giunti all'Evento culminante della tre giorni: il
processo a Mr. Holmes per reati che spaziavano dal maltrattamento di animali, al favoreggiamento, al furto
con scasso, all'omicidio e alla condotta disdicevole.
L'atmosfera in aula non si può descrivere per chi non c'era. Basti dire che i serissimi protagonisti hanno
più volte suscitato entusiasmo e applausi nel pubblico presente, costringendo il Presidente della Corte (Carlo
Eugenio Casini) e il Cancelliere (Gianluca Salvatori) ad agire energicamente per riportare l'ordine nella
solenne aula della Magliabechiana, supportati in questo da un Ispettore Lestrade (Gabriele Mazzoni) che tra
risate e gag ha vegliato sul rispetto della procedura. I due legali, il Procuratore per la Corona Britannica
Cosimo Maria Pricolo e l'Avvocato Difensore Enrico Solito, hanno dato il meglio di sé, l'uno nell'esporre
brillanti e ingegnose tesi di accusa, l'altro nello sfruttare ogni appiglio difensivo per dimostrare
l'innocenza del suo cliente Sherlock Holmes (Alessandro Brussolo). L'atmosfera è stata ad un certo punto
turbata dalla comparsa della sinistra figura del Professor Moriarty in persona (Sergio De Agostinis), ma
la Legge ha infine trionfato e i due rivali si sono ritrovati coimputati per simulazione di reato (avendo entrambi
finto la propria morte). Si sono poi alternati alla sbarra diversi testimoni: Thierry de Saint Johannis ha
testimoniato sui presunti reati avvenuti in Francia, un'avvenente Mrs. Hudson (Brigitte Latella) ha giurato
sulla condotta impeccabile di Mr. Holmes e infine Stefano Guerra si è pronunciato in qualità di esperto in materia
cinofila. Dopo pochi minuti di camera di consiglio la Corte ha infine assolto da ogni accusa il signor Sherlock
Holmes, tra il tripudio del pubblico. Il tutto sotto lo sguardo delle telecamere di una troupe della
televisione svizzera.
Al termine, Maurizio Tidu ha presentato l'iniziativa speciale per il ventennale dell'associazione: l'emissione
di un francobollo dedicato all'evento da parte della Royal Mail. Ai presenti (ai soci che non c'erano arriveranno
a domicilio) sono state distribuite le cartoline stampate per l'occasione, con un
annullo speciale preparato da noi.
Abbiamo quindi dato inizio all'assemblea e all'elezione del nuovo Presidente per il prossimo biennio. La scelta
è caduta, dopo venti anni dalla sua prima elezione, sul prestigioso nome di Carlo Eugenio Casini, che ha accettato
di assumere nuovamente la presidenza per guidare l'associazione verso nuovi traguardi, a patto di essere
supportato da un comitato di assistenza, di cui tutti i past presidents, la nostra presidente uscente
Carmen Savino in prima fila, si sono prontamente offerti di fare parte. I compiti di segretario e tesoriere
(in passato svolti dal presidente, con un carico di lavoro troppo gravoso oggi per una persona sola) sono stati
affidati dall'assemblea a Maurizio Tidu, scelta lungamente applaudita. Alessandro Brussolo è stato riconfermato
per acclamazione alla carica di archivista dell'associazione. Infine, Michele Lopez è stato riconfermato alla
gestione del nostro sito Internet.
L'assemblea ha quindi discusso le altre questioni sul tappeto. L'importante compito di portare avanti la traduzione
e l'edizione annotata del Canone in italiano ha fatto passi avanti con la nomina di un comitato di redazione
composto da Gianluca Salvatori, Alessandro Gebbia e Stefano Guerra, ai quali dovranno rivolgersi tutti coloro che
desiderino collaborare a questo importantissimo progetto. A questo riguardo vogliamo sollecitare tutti i soci
a farsi avanti senza problemi: anche fornire una sola nota a pié di pagina può essere un contributo
importante per la realizzazione di questo grande obiettivo. Si inizierà da Le Avventure di Sherlock Holmes,
nella speranza di poter giungere alla pubblicazione entro il prossimo biennio.
Dopo le fatiche della giornata siamo stati ben ricompensati dalla cena al Teatro del Sale, dove un buffet di cucina toscana di altissima qualità ha nutrito
i nostri stomaci con una vera "quite Epicurean little supper"... dopo qualche momento di confusione dovuta
alla nostra natura Irregolare, tutto è filato liscio e ci siamo disposti con animo sereno a stomaco pieno
a gustare la performance teatrale di Mario Cavallero, che ha presentato un Holmes irriverentemente preso
di mira con simpatica ironia, ben spalleggiato da un ottimo Watson (Aldo Gentileschi), che si è esibito
anche al piano, dal violino di Brad Repp e da due spumeggianti Mrs. Hudson e Lestrade.
La mattina di domenica 25 novembre ci ha visti tutti all'Accademia, dove un gentilissimo Gabriele Rossi-Rognoni,
curatore del Museo degli strumenti
musicali, ci ha guidati in una visita dei pezzi rari ivi custoditi, compreso qualcosa di assolutamente
unico: il solo Stradivari al mondo completamente originale, senza che alcuna parte sia mai stata sostituita
in occasione di restauri. Abbiamo ripercorso la storia del violino e della grande liuteria italiana,
passando poi ad altri esemplari rarissimi di strumenti in mostra al Museo. Dopo la visita del resto
dell'Accademia, inclusa una mangifica esibizione di strumenti musicali del Barocco, dalle forme più ardite e
realizzati nei più svariati materiali, ci siamo trasferiti per l'aperitivo al Caffè delle Giubbe Rosse, storico circolo di letterati fin dai primi del '900. La tre giorni
è stata coronata dal collegamento in diretta con la trasmissione di Radio2 Tutti
i colori del giallo, che ci ha dedicato il servizio di apertura, con Enrico Solito che è intervenuto in
diretta con Luca Crovi per presentare il lavoro da noi svolto in questa tre giorni (potete scaricare a questo
indirizzo il file .mp3 della puntata ).
Mai come questa volta vale il detto "gli assenti hanno sempre torto": l'altissima qualità degli interventi, la
partecipazione internazionale (con ospiti inglesi, francesi, giapponesi, americani), l'atmosfera di grande allegria
mista alla serietà del lavoro svolto hanno fatto di questo evento una degna celebrazione del ventennale della
nostra associazione. Se vale quell'altro proverbio che afferma "il buongiorno si vede dal mattino", i prossimi
vent'anni promettono grandi cose per Uno Studio in Holmes!